Visita pastorale a Besenello e Calliano del 5ottobre 1827”

In conseguenza della visita pastorale del mese di ottobre il Nostro Principe Vescovo si compiacque dichiarare:

-Aver trovato ben provveduta la chiesa parrocchiale di biancheria, paramenta ecc. e tutto pulito e ben custodito. La vasca di rame però nel battistero bisognosa di essere stagnata; le mura del cimitero bisognose di riparazioni in vari luoghi; la portina che dal cimitero porta in campagna bisognosa di essere rialzata e chiusa con chiave o murata.

-Avere trovato nella chiesa di S. Andrea in Beseno un calice da indorare e le tovaglie degli altari inservibili ad uso chiesa.

-Aver trovato nella chiesa curaziale di Calliano l’altare della Madonna delle grazie senza pietra sacra e l’altare di S. Filippo e Giacomo rotto e minacciante rovina, per cui resta vietato celebrare su di essi messa sino che non siano ridotti alla dovuta regolarità…

-Aver trovato la chiesa filiale dei SS. Fabiano e Sebastiano in Calliano assai maltenuta, l’altare in cattivo stato, le tovaglie, le pianete e il camice indoperabili ad uso chiesa.

-Aver trovato buona la condotta morale del clero di Besenello, e sarebbe migliore se non esistessero delle “misintelligenze”(incomprensioni) che lacerano tra quei sacerdoti i tanto necessari vincoli dell’armonia e della pace. Ci riesce di grave rammarico la disunione insorta tra il parroco di Besenello ed il curato di Calliano perché deve dispiacere a loro stessi e cagiona danno ed impressione nel popolo.

-Aver trovato che,tanto in Besenello che in Calliano, manca la scuola femminile e che neanche l’andamento di quella maschile è soddisfacente, perché non viene frequentata a dovere e la istruzione non viene data con buon ordine e zelo.

-Aver trovato che non vengono santificate religiosamente le s. feste, che si frequentano smoderata- mente le osterie, che la immoralità e il libertinaggio spargono sempre più maligni influssi nella popolazione…

Dietro tutti questi rilievi ordina a lei signor parroco che sia posto pronto rimedio alle mancanze sopra notate… Ordina quindi

-Di avere una speciale attenzione sul buon andamento delle scuole di Besenello e di Calliano perché una buona scuola è ottimo mezzo per promuovere l’istruzione cristiana e per abituare al bene la gioventù di buon’ora..Il parroco e il curato devono non solo procacciare le frequenza e ammonire i genitori, anzi obbligarli a spedire i loro figliuoli alla scuola ma anche vigilare che i maestri insegnino con metodo e con zelo. E devono adoperasi affinché tanto a Besenello che a Calliano venga eretta una scuola per le fanciulle essendo per esse non meno necessaria che per i fanciulli l’istruzione.

-Di insistere sulla santificazione delle feste nelle istruzioni sia pubbliche che private…facendo vivamente comprendere l’obbligo di santificarle e i gravissimi castighi minacciati da Dio ai profanatori. Interessare anche le Rappresentanze Comunali per rimuovere tutto ciò che ne impedisce la santificazione: lavori servili, mercati, bettole e osterie aperte, massimamente se tale disordine fosse congiunto con qualche scandalo; di impedire,per quanto le forze il permettono, la corruzione dei costumi, di rendere avvertito il popolo sugli ingannevoli allettamenti del vizio,… di spiegare al popolo con chiarezza il sacro dovere di ubbidire ai comandamenti divini ed umani e di eccitarlo con carità e con fervore.

-Ordina che ogni confessionale sia sufficientemente illuminato ove abbisogni di ascoltare le confessioni prima dello spuntar del giorno o dopo notte.

– Ordina che il parroco di Besenello e il curato di Calliano ristabiliscano fra loro la buona armonia e con sincera concordia d’animo procurino di promuovere nel popolo quel bene per il quale sono essi stabiliti ministri di Dio, della pace e della carità…

-Che i curatori d’anime persuadano i genitori a imporre a battezzandi nomi di santi venerati nella chiesa e non mai nomi pagani..

-Ordina che nessun sacerdote si presenti alla sagrestia per celebrare la messa senza chierica,collarino e veste talare alla quale, solo essendo in viaggio, può sostituire un altro vestito di colore nero o almeno scuro.

-Proibisce per ultimo a tutti i sacerdoti l’ingresso alle osterie, alle bettole tranne il caso di necessari viaggi.

                                                                                         a cura di Lina Laitempergher